Lo sapevate che..

Teenager

L’OMS accusa: il gioco può diventare dipendenza. Colpa del business selvaggio ma i medici avvertono: è solo un sintomo….

Davanti a questo argomento, mi tremano sempre un pò le ginocchia perché ho un figlio con una passione smoderata per i videogiochi….da quando aveva 3 anni.😓 Ha tanti amici, certo, amici reali con i quali esce ma non vedo argomentazioni tra di loro diverse da quelle che riguardano i videogiochi….😒
Nessun genitore sano di mente lascerebbe il proprio figlio solo in una piazza affollata e sconosciuta. Eppure molti di noi lo abbandonano con regolarità nelle piazze digitali ignari di quel che fanno. I nomi di Pokémon Go, Clash Royale e Fortnite, passano senza che gli adulti capiscano di cosa si tratta.
L’Organizzazione Mondiale della sanità nell’ultima classificazione internazionale delle malattie, condanna l’abuso di console e giochi per smartphone. I sintomi? Crescente priorità data ai videogame a scapito di altri interessi, assenza di controlli su frequenza e intensità delle partite, il proseguire nonostante l’emergere di conseguenze negative. Se riscontrati per oltre dodici mesi, possono portare alla diagnosi di una dipendenza.
E’ vero che una buona parte di chi usa i videogiochi, lo fa in maniera responsabile. E’ falso che i videogame abbiano un valore educativo o terapeutico riconosciuto. Qualcuno li usa in questo senso, ma non sono sviluppati a tale scopo se non in rare occasioni. Sarebbe come sostenere che le serie tv sono materiale didattico.

Intanto una precisazione: dal punto di vista clinico l’abuso di videogame è un aggravante ma non è determinante. Il fattore vero è la rabbia. La dipendenza patologica, qualsiasi dipendenza, è un tentativo fallito di risolvere un’angoscia. Nel gaming è la rabbia che può portare al ritiro sociale, ovvero a chiudersi al mondo esterno, soprattuto nei teenagers. Alcuni ragazzi arrivano spaventati e impreparati all’adolescenza che è troppo più grande di loro. Se sfruttati come terreno di incontro con i genitori e se coesistono con il mondo esterno, allora va benissimo giocarci.

C’è però un problema: la poca conoscenza dei videogame da parte dei genitori, con la conseguenza che non possono essere una guida; e aggiungiamoci le pratiche predatorie di certi modelli di business, cioè quelle logiche commerciali pensate per spingere a giocare sempre più e far spendere sempre più. Slot machine in versione evoluta che possono avere effetti gravi su chi è predisposto al consumo compulsivo e su chi non ha né gli strumenti per capire né genitori che sappiano distinguere fra un videogame e l’altro. Vale soprattutto per il regno delle app che usano come modello il “freemium” o “free ti play”: scarichi il gioco gratuitamente ma per procedere o avere qualche oggetto all’ultimo grido, immancabilmente promosso da qualche youtuber di successo, bisogna tirar fuori i soldi veri. E le persone, i ragazzini in primis, spendono decine e a volte centinaia di euro. O se preferite shoppano, come si dice in gergo. Soldi dei genitori ovviamente, che se ne accorgono solo quando è troppo tardi. E così titoli come Fortnite dell’americana EPIC ha un pubblico di 125 milioni di persone e incassa poco meno di 300milioni di dollari al mese. Un record.
Sono innocui solo se il giocatore ne conosce bene i rischi. Questi modelli oggi dominanti sono lucrosi ma ai limiti della legalità.
Apple o Google che sulle app trattengono il 30% delle transazioni, solo di recente hanno iniziato ad assumersi qualche responsabilità.
In attesa di capire come e se i colossi della tecnologia intendono aiutare i genitori, è bene cominciare a giocare con i propri figli e vivere con loro anche nei mondi digitali.
Il profilo del giocatore:
  • maschio (59%)
  • età 25 – 34 anni
  • gioca tutte le settimane (45%)
  • 6,5 ore in media al a settimana
  • ha un dispositivo Android più che Apple
  • 8,5 ore a settimana sulla PS4
  • 4 ore a settimana sul pc
  • 2 ore a settimana su console portatile
Pertanto, genitori! 😁 Diamoci una mossa e impariamo a giocare insieme ai nostri figli e chissà! Magari riusciremo a dialogare anche di cose non pertinenti il gioco e magari inostri figli possono vederci sotto una nuova luce. Più fresca….😂
💫 Bye EveryOne 💫

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